«I dati scientifici dicono che l’agricoltura biologica trattiene al suolo il doppio di C02 di quella convenzionale: chi sostiene che il bio inquina di più dice bugie». Commenta così la presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini, intervista che domenica il Ceo della Syngenta, Erik Fyrwald, ha rilasciato al giornale svizzero NZZ am Sonntag.

Secondo quanto rilanciato dall’agenzia di stampa Ats, il numero uno del colosso agro chimico acquistato nel 2017 dalla cinese Chem China, avrebbe detto che di fronte alla minaccia di una crisi alimentare globale provocata dalla guerra in Ucraina, è necessario rinunciare all’agricoltura bio per ottenere rese produttive maggiori. Fyrwald avrebbe inoltre dichiarato che il metodo biologico favorisce il consumo di terra, danneggia il clima e garantisce rese che possono essere inferiori fino al 50%. L’intervista al Ceo della Syngenta si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sull’agricoltura italiana, a poco più di due mesi dall’approvazione della tanto attesa legge sul biologico di cui oggi discuteranno Aiab, Assobio, Associazione per l’agricoltura biodinamica e FederBio riunite a convegno:

«Con il metodo bio la riduzione di produzione è compresa tra l’8 e il 24% nell’anno – ribadisce Mammuccini – invece nel medio – lungo periodo la produzione è pari al convenzionale se non di più, perché l’agricoltura biologica non fa perdere fertilità al suolo e frena la desertificazione».

La multinazionale ieri ha voluto chiarire in una nota che «le dichiarazioni rese dal nostro Ceo Erik Fyrwald sono state estrapolate da un ragionamento più ampio sull’agricoltura. Syngenta da sempre sostiene che solo l’integrazione dei diversi modelli di agricoltura può aiutare a rispondere alle sfide globali e alle esigenze
dei consumatori. L’agricoltura biologica è per Syngenta oggetto di grandi investimenti aziendali in ricerca & sviluppo, in Italia e nel mondo, per aumentare il numero di soluzioni tecniche messe a disposizione degli agricoltori». […]

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FONTE


TESTATA: Il Sole 24 Ore
AUTORE: Micaela Cappellini
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 maggio 2022