Maria Grazia Mammuccini di Federbio risponde alle critiche mosse all’agricoltura biologica dalla senatrice Elena Cattaneo. Spiegando come il bio rappresenti la vera innovazione strategica per il futuro.

La presentazione presso la Camera del rapporto Cambia la Terra ha rappresentato l’occasione di esporre i più recenti dati sul modello produttivo agricolo italiano e di avanzare proposte concrete ai rappresentanti delle istituzioni per una transizione verso il biologico. L’attuale modello di produzione e distribuzione, come confermato dai più recenti studi delle organizzazioni internazionali, non ha risolto i problemi dell’accesso al cibo aggravando le emergenze relative all’inquinamento, al clima, alla sanità e alla conservazione della biodiversità.

La presentazione del rapporto è avvenuta nella cornice di una polemica che ha recentemente guadagnato grande spazio sui media nazionali. Da un lato la senatrice a vita Elena Cattaneo che ha duramente criticato la campagna “Cambia la Terra” e l’agricoltura biologica, dall’altra le organizzazioni promotrici del rapporto: FederbioIsde – Medici per l’ambiente, LegambienteLipu e Wwf. Abbiamo intervistato Maria Grazia Mammuccini, portavoce della campagna, per approfondire le proposte della coalizione e per comprendere al meglio i contorni della polemica alimentata dall’autorevole senatrice Cattaneo.

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La presentazione alla Camera del rapporto Cambia la Terra © Manlio Masucci

I dati del rapporto sono noti da alcune settimane.  Che sensibilità e apertura ha riscontrato fra i politici e in particolare in Commissione agricoltura?
I dati scientifici ci dicono che il modello dell’agricoltura industriale è assolutamente superato e ci offrono indicazioni molto chiare su come contrastare il cambiamento climatico, su come tutelare la biodiversità e la salute pubblica attraverso il modello dell’agroecologia e dell’agricoltura biologica. A fronte di questa chiarezza chiediamo che le scelte politiche siano altrettanto chiare e coraggiose. Alla Camera erano presenti, fra gli altri, il presidente della Commissione agricoltura Filippo Gallinella, e la vicepresidente Susanna Cenni. Abbiamo riscontrato attenzione ed aperture che devono essere seguite da impegni e iniziative concrete. Tutto ci dice che dobbiamo andare avanti perché ci sono le condizioni di poterlo fare anche da parte della politica. Siamo ottimisti e fiduciosi […].

 

Fonte: LifeGate.it

Autore: Manlio Masucci

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