“Siamo in una fase di cambiamento che vede il passaggio del biologico da metodo agronomico a strumento di politica agricola e puntiamo a fare del biologico il protagonista della transizione ecologica dell’agricoltura italiana”, con queste parole Maria Grazia Mammuccini, di recente rieletta al vertice di Federbio, sintetizza il programma di lavoro della sua presidenza per il medio lungo periodo.

Toscana, imprenditrice agricola, dal 2015 membro dell’ufficio di presidenza di Federbio e presidente Federbio nell’ultimo triennio, Mammuccini non nasconde le sue preoccupazioni per il rallentamento, se non l’interruzione, della attuazione della legge sul biologico e del piano strategico nazionale che deve essere rinviato a Bruxelles in ottobre. A causa della caduta del governo Draghi, dello scioglimento delle camere e della campagna elettorale la messa a punto del piano di azione previsto dalla legge sul biologico subirà’ una frenata, nonostante si stesse lavorando bene con il sottosegretario alle politiche agricole Francesco Battistoni e le diverse associazioni del settore, osserva la presidente. Mammuccini ha anche annunciato che la sua continuerà’ ad essere una presidenza inclusiva e di dialogo. Il perché’ lo spiega in questa intervista nella quale parla anche delle altre priorità’ del suo programma.

Perche’ insiste sul dialogo?

Ritengo fondamentale proseguire il confronto costruttivo con tutte le componenti dell’agricoltura italiana e con il mondo scientifico e accademico, considerando che le innovazioni del biologico, come ad esempio il biocontrollo, possono essere utilizzate anche dall’agricoltura convenzionale per raggiungere gli obiettivi della Farm to Fork del Green Deal europeo.

Come e’ composta la sua squadra?

Saro’ affiancata dai vice presidenti Andrea Bertoldi, coordinatore della sezione soci trasformatori e distributori e Marco Paravicini, dell’azienda Cascina Orsine per la biodinamica; dai consiglieri Maria Letizia Gardoni presidente di Coldiretti Bio, Rossella Bartolozzi dell’azienda Probios, Aldo Cervi, coordinatore della sezione Soci Servizi e Michele Monetta coordinatore di Upbio, associazione di produttori agricoli bio. Nel ruolo di segretario generale e’ stato confermato Paolo Carnemolla.

Novita’ anche nel Consiglio direttivo?

Il nuovo Consiglio direttivo e’ lo specchio di un’ampia rappresentanza della base sociale e la presenza delle organizzazioni Anabio Cia e Anaprobio Copagri confermano e rafforzano la vocazione interprofessionale e il ruolo unitario di Federbio.

A cosa puntate con questa struttura?

La nuova struttura permette a Federbio di confermarsi come la piattaforma piu’ ampia di riferimento per la rappresentanza del biologico in Italia, in grado di gestire lo sviluppo delle relazioni con le istituzioni e le organizzazioni generaliste, le campagne di promozione in Italia e all’estero, le politiche di settore per l’internazionalizzazione, le azioni di informazione rivolte ai cittadini e i programmi di formazione e innovazione.

Un progetto ambizioso che parte da lontano, giusto?

Si concretizza così il progetto organizzativo lanciato nel 2015 dall’assemblea dei soci di FederBio basato su tre pilastri: un’associazione di movimento rivolta alla società, un’organizzazione interprofessionale riconosciuta e una società di servizi avanzati a supporto del settore già costituita, che e’ FederBio servizi. Per la prima volta c’è anche l’impegno di Coldiretti Bio per mettere a valore l’esperienza di FederBio come casa comune del biologico e biodinamico.

Con quale fine?

In questo modo, sono certa, riusciremo a rispondere con competenza e determinazione alle sfide e agli appuntamenti fondamentali che ci aspettano, come la chiusura della programmazione della Pac e il Piano d’Azione per il Bio che condizioneranno le politiche del biologico di fatto fino al 2030.

Quali sono le altre priorità del suo programma?

Tra le priorità del mandato vi è – sul fronte organizzativo – un forte impegno per favorire un ricambio generazionale nella federazione, valorizzando il ruolo dei giovani e rafforzando ulteriormente la presenza femminile. Cogliendo le nuove opportunità per consolidare la solidità e l’ambito delle attività del sistema FederBio. Sarà poi strategico rendere ancora piu’ inclusivo il comitato tecnico, con una valorizzazione della componente tecnica e delle imprese, per adeguarlo a un contesto caratterizzato dalle emergenze climatica, energetica e dei mercati per fare del biologico il protagonista della transizione ecologica dell’agricoltura italiana.

E sul fronte delle politiche per il settore?

E’ mia intenzione sostenere una crescita significativa e stabile dei consumi di prodotti biologici Made in Italy; perseguire la politica del giusto prezzo, puntando a fare sistema nella filiera per un’adeguata remunerazione degli agricoltori e un giusto prezzo per i cittadini; riconoscere e sostenere la diffusione dei biodistretti che rappresentano una concreta opportunità’ di crescita del biologico; investire per una ricaduta economica e occupazionale durevole nel tempo; rafforzare la trasparenza del sistema attraverso piattaforme di tracciabilità; sviluppare adeguati servizi di supporto, consulenza tecnica e formazione per sostenere gli agricoltori nella conversione al biologico e garantire investimenti strategici in ricerca e innovazione per l’agroecologia; valorizzare la vocazione interprofessionale di FederBio, anche in relazione a quanto previsto dalla legge 23 del 2022 e dalla normativa UE di riferimento per le organizzazioni interprofessionali; consolidare FederBio come piattaforma unica di servizi qualificati per le organizzazioni e le imprese di settore. Il 2022 e’ l’anno di svolta per il biologico sia a livello europeo che nazionale. L’approvazione della legge sul bio, la scelta della politica italiana di arrivare al 25% di superficie convertita a biologico entro il 2027 insieme agli ingenti investimenti stanziati per il biologico nel PNRR, nel piano strategico nazionale della Pac e nel Fondo per il bio, rappresentano uno scenario particolarmente sfidante sia per FederBio che per tutto il settore.

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FONTE


TESTATA: AgraPress
AUTORE: Letizia Martirano
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 luglio 2022