Patuanelli al convegno FederBio: «L’alimentazione ha una componente di democrazia che non può essere ridotta»

Patuanelli contro i nostalgici dell’agricoltura orientata solo alle quantità. La pillola del disengagement dal fronte della sostenibilità non va proprio giù al ministro delle Politiche agricole, che lo ha ribadito nel corso del convegno romano “È l’ora dell’agricoltura bio”, organizzato da FederBio assieme a Aiab, AssoBio e Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. Lo spauracchio di una crisi alimentare innescata dal conflitto in Ucraina non deve diventare secondo il ministro, una scusa per una marcia indietro verso un’agricoltura indifferenziata o addirittura verso una produzione alimentare emancipata dall’agricoltura. C’è un’ansia iconoclasta contro gli obiettivi ambientali della nuova Pac.

Le risorse disponibili

«In questo contesto – ha detto il Ministro – il biologico ha un ruolo strategico contro chi pensa che il cibo debba diventare una pillola da inghiottire: l’alimentazione è una scelta personale, ha una componente di esercizio di democrazia che non può essere ridotta. Il biologico è lo strumento che consente di produrre in modo sano, consapevole, rispettando il territorio e impattando meno sull’ambiente».

Il convegno ha fornito l’occasione per fare il punto sul Piano d’azione nazionale per il biologico in corso di elaborazione. Uno strumento che dovrà “dare gambe” agli obiettivi stabiliti dalla legge sul bio. L’Italia ha infatti anticipato al 2027 l’obiettivo del 25% di Sau nazionale bio stabilito dalla Farm to Fork. Le risorse per raggiungere l’obiettivo ammontano a quasi tre miliardi di euro considerando i finanziamenti contenuti nel Fondo per il biologico, nel Pnrr e nel Piano strategico nazionale della Pac. «É essenziale che queste risorse vengano spese bene, in maniera programmata e integrata, per garantire la crescita del settore». Questo il monito lanciato dalle associazioni del bio.

«Il bio assicura la tenuta delle rese»

«L’impennata delle rese si paga – ha messo in evidenza Maria Grazia Mammuccini, produttrice bio e presidente FederBio – nel medio-lungo periodo il bio può arrivare a produrre più del convenzionale. Chi agita il tema della resa più bassa del biologico riporta termini percentuali che non sono reali. I dati scientifici ci dicono che il biologico –rispetto a produzioni intensive che fanno largo uso di input che oggi sono arrivati a costi insostenibili – ha una produzione più bassa di non più dell’8%, che arriva al 25% su colture e in condizioni pedoclimatiche particolari». Un differenziale di resa che secondo la Presidente può essere poi superato attraverso adeguati investimenti in ricerca e nuove tecnologie. «Per esempio, l’agricoltura di precisione può essere uno strumento importante per incrementare le rese del bio, coniugando sostenibilità e innovazione. Inoltre, l’obiettivo della sostenibilità impone non solo di guardare all’immediato, ma alla conservazione delle risorse per il futuro».

Suoli fertili per le generazioni future

Anche le rese vanno perciò considerate nel medio lungo periodo, facendo i conti con la necessità di impostare rotazioni adeguate dal punto di vista agronomico, economico ed ambientale.

«Nei sistemi sostenibili – prosegue Mammuccini – il biologico consente di ottenere obiettivi maggiori rispetto al convenzionale, anche perché preserva la fertilità e la biodiversità dei suoli. Elementi che garantiscono la costanza di produzione oggi e per le generazioni future». Un allarme Fao dice che il 33% dei suoli a livello globale è degradato anche per l’eccesso di uso di chimica di sintesi. «È evidente quindi – evidenzia la Presidente – che se guardiamo la questione della resa di produzione da questa prospettiva, la riduzione della resa di produzione nel bio non esiste. Dobbiamo riportare gli agricoltori al centro della produzione del cibo. Oggi abbiamo una legge e le risorse, il mondo del bio deve rimboccarsi le maniche e avviare un confronto aperto per portare all’attenzione del governo il piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica» ha concluso Mammuccini. […]

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FONTE


TESTATA: TerraèVita
AUTORE: Laura Saggio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 maggio 2022