I terreni coltivati con metodo bio hanno superato i due milioni di ettari, aumentano anche gli operatori Mammuccini (FederBio): «Notevole il balzo dell’export, ora scelte politiche chiare e coraggiose». La strategia Farm to Fork è una sfida per l’Europa tutta e anche per l’Italia. Una sfida ambiziosa che vede l’agricoltura protagonista nel suo contributo alla riduzione del 50% dell’utilizzo dei fitofarmaci di sintesi e degli antibiotici, nonché del 20% dei fertilizzanti chimici. L’obiettivo per l’agricoltura biologica è quello di raggiungere, come minimo, il 25% della superficie agricola. Un quadro in cui l’Italia vuole recitare – e sta recitando – un ruolo da protagonista. Anche perché superfici, operatori e consumi bio sono ulteriormente in crescita. È questo il dato principale emerso dalle analisi presentate alla 33esima edizione di SanaRivoluzione Bio 2021.

I numeri forniti da Sinab per il Mipaaf confermano che la superficie biologica nel 2020 è aumentata rispetto all’anno precedente di +5,1 punti percentuali, evidenziando tuttavia un trend di sviluppo più modesto rispetto ai maggiori Paesi europei. I terreni coltivati a biologico hanno attualmente superato i 2,1milioni di ettari. In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le 81.731 unità, con un incremento dell’+1,3%. Anche gli andamenti del mercato confermano la rilevanza del biologico. Secondo i dati dell’Osservatorio Sana, promosso da Bologna Fiere e curato da Nomisma con FederBio e AssoBio, nel 2021(anno terminante a luglio) i consumi interni hanno registrato una crescita del 5%, rispetto all’anno precedente. La spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi di euro: 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso.

Negli ultimi dieci anni i consumi interni hanno registrato un’impennata del 133%. Notevole l’incremento dell’export che, sempre nell’ultimo anno, è aumentato dell’11%, raggiungendo quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita negli ultimi dieci anni del 156%. L’Italia si posiziona al secondo posto per export dopo gli Stati Uniti.

«C’è un trend costante di crescita sia nella produzione che nel mercato, con un balzo notevole dell’export» ha rilevato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. «Tutti segni positivi che evidenzino una crescita strutturale. Ma ci sono anche criticità che dobbiamo affrontare rapidamente se vogliamo cogliere le opportunità di questa fase nella quale i cittadini scelgono sempre di più i prodotti biologici e l’Europa punta in maniera determinata sul bio. Servono scelte politiche chiare, coraggiose, che investano nel biologico per supportare la transizione ecologica dell’agricoltura italiana a partire dal Piano Strategico Nazionale della Pac con l’obiettivo del 30% di superficie coltivata a bio al 2027, all’approvazione definitiva della legge e all’elaborazione del Piano d’azione nazionale sul biologico». […]

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FONTE


TESTATA: Il Resto del Carlino
AUTORE: Redazione
DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 Novembre 2021