Un piano di azione di 23 mosse che ha l’obiettivo di aumentare la produzione e il consumo di prodotti biologici per raggiungere il 25% dei terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica entro il 2030 (l’Italia è a quota 15,2% della superficie agricola utilizzata). La commissione europea lo ha approvato ieri, allineandosi al Green Deal e alle strategie Farm to Fork e Biodiversità, proponendo 23 azioni strutturate attorno a tre assi: stimolare i consumi, aumentare la produzione e migliorare la sostenibilità del settore. Tra le misure per promuovere il consumo c’è la diffusione di prodotti biologici nelle mense pubbliche e l’aumento della distribuzione nell’ambito del programma scolastico dell’Ue.

Per aumentare la produzione, occorrerà incentivare gli agricoltori al passaggio dal convenzionale al biologico attraverso azioni di sostegno. Attualmente, solo l′1,8% (7,5 miliardi di euro) della Politica agricola comune viene utilizzato per l’agricoltura biologica, la prossima Pac (2023-2027), afferma la Commissione, includerà programmi che saranno sostenuti da un bilancio di 38-58 miliardi di euro, a seconda dell’esito dei negoziati attualmente in atto su questo tema tra i vari Stati membri. Altra azione importante riguarda la certificazione per gruppi di agricoltori piuttosto che per i singoli.

La Commissione ha poi intenzione di incoraggiare lo sviluppo di reti di turismo biologico attraverso i bio-distretti, già ben avviati in Italia. Punto fondamentale è il miglioramento del benessere animale, garantendo la disponibilità di sementi biologiche, alleggerendo l’impronta di carbonio del settore e riducendo al minimo l’uso di plastica, acqua ed energia. Un programma ambizioso che dovrà trovare il sostegno di tutti gli Stati membri e non sarà una cosa semplice. Intanto in Italia sono arrivati i primi apprezzamenti. “La Commissione ha messo in campo strumenti e azioni concrete”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio. “Adesso è arrivato il momento dell’impegno a livello nazionale. Ci auguriamo che questa ulteriore spinta dell’Europa verso il biologico favorisca la veloce e definitiva approvazione della legge nazionale sull’agricoltura biologica e l’inserimento nel Piano nazionale di ripresa e resilienza di investimenti adeguati alla promozione dei distretti biologici e delle filiere di Made in Italy Bio”. […]

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FONTE


TESTATA: Huffpost
AUTORE: Giorgio Vincenzi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 Marzo 2021