È stata un’ottima annata per il nostro vino: lo racconta la Slow Wine 2022, la guida di Slow Food che puntuale ogni anno spiega cosa succede nel mondo in continuo divenire di bianchi, rossi, rosati e bollicine italiane, ma anche di chi li produce e dei territori in cui nascono. Lo fa grazie a 200 collaboratori che – unico caso nelle guide sul vino – visitano personalmente cantine e filari: quest’anno 1958 aziende agricole, in cui hanno degustato 27 mila vini. «La negatività che ha contraddistinto il 2020 non è corrisposta a un’annata sfortunata per il vino», commenta Giancarlo Gariglio, curatore della guida insieme a Fabio Giavedoni. «Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare grandi bottiglie, soprattutto nei bianchi che quest’anno spiccano dal punto di vista organolettico e qualitativo. In generale, è un’edizione ricca di ottime annate, con una sostanziosa crescita del Centro e Sud Italia che si attesta come una solida realtà nel panorama nazionale».

Tutto questo succede mentre il mondo del vino continua a cambiare in meglio anche in termini di sostenibililità: l’abbandono della chimica sia nei campi che in cantina in favore di metodi di produzione rispettosi dell’ambiente sta diventando costante. Lo confermano le 218 Chiocciole della Slow Wine di quest’anno (la maggior parte delle quali in Piemonte) che sono il riconoscimento più ambito della guida assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta i valori organolettici, territoriali e ambientali in sintonia con la filosofia di Slow Food e quindi del suo Manifesto per il vino buono, pulito e giusto: tra queste, 156 hanno già scelto di sistemi di coltivazione completamente biologici o biodinamici. Un folto gruppo destinato ad allargarsi (molte sono in attesa di certificazione ufficiale o sono in conversione) di cui fanno parte anche 16 tra le nuove Chiocciole entrate in guida quest’anno.

Evento da non perdere è a Bologna, dal 26 febbraio al 1° marzo sarà la Slow Wine Fair, la manifestazione organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, con la Slow Wine Coalition, la nuova rete mondiale di produttori che rispetta i principi del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto. […]

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FONTE


TESTATA: Vanity Fair
AUTORE: Redazione
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 Ottobre 2021