Primo bio tour Being Organic in EU, campagna promossa da FederBio in collaborazione con Naturland e co-finanziata da Unione europea
Dalla vigna alla tavola passando per una vendemmia all’insegna della sostenibilità. Un processo rigoroso che una volta seguiva il ritmo delle stagioni e che oggi, sotto i colpi dei cambiamenti climatici, si affida al fiuto degli enologi e dei vignaiuoli. A Grottaferrata, a due passi da Roma – come è stato possibile vedere nel corso del primo bio tour realizzato grazie al progetto Being Organic in EU – l’uva per esempio viene coltivata seguendo il metodo biologico: quindi niente chimica e zero fitofarmaci, soltanto la forza delle braccia, di alcuni buoni decespugliatori meccanici, e di qualche pianta leguminosa che combatte vegetali infestanti e parassiti in modo naturale.
Ma anche qui, la crisi climatica si fa sentire e influenza i tempi della vendemmia: su questa collina esposta a sud-est in direzione della Capitale, con 12 ettari di vigneti ultracinquantenari, i primi grappoli sono stati raccolti il 7 agosto. In questa, che è sostanzialmente una vera e propria comunità – si chiama Capodarco, ed è anche un’azienda biologica che pratica agricoltura sociale dal 1978 con l’obiettivo di abbracciare contemporaneamente le persone e il rispetto per l’ambiente – si procede lenti ma spediti, con una vendemmia antica che viene portata avanti con tecnica manuale e cassette poste sotto i filari, raccolta dell’uva più asciutta in orari ‘freschi’ (entro le 11.00 di mattina si torna tutti in cantina) e operai speciali dal momento che al lavoro si trovano persone con disabilità mentale e fisica e che sono coinvolti nelle vigne grazie a progetti di inclusione sociale.
La campagna Being Organic in EU, dedicata al metodo agricolo biologico, è promossa da FederBio in collaborazione con Naturland (associazione tedesca di agricoltori bio), e co-finanziata dall’Unione europea. Questa tappa dedicata al vino biologico – viene spiegato – è la prima di un percorso che si snoderà lungo l’Italia, con altri due appuntamenti, per raccontare il “valore aggiunto di queste filiere” che “spesso coniugano insieme, oltre al rispetto per la terra, anche valori sociali e la lotta all’illegalità”. […]