Il punto all’Alma Mater di Bologna: “Controlli rigorosi, occhio alle minacce climatiche e pressing necessario sui consumi”
Cresce l’agricoltura biologica, come terreni coltivati e come operatori, ma il settore (da quasi quattro miliardi di euro in Italia l’anno scorso) ha bisogno di supporto e di una nuova spinta, visto anche l’affanno generalizzato dei consumi. “Come associazione di aziende di trasformazione e di distribuzione, abbiamo fatto richieste concrete alle istituzioni con un appello al ministero dell’Agricoltura, e ad altri dicasteri, per un’agevolazione fiscale sui prodotti biologici”. I quali, non da oggi, sono quelli che “rispettano l’ambiente così come la salute di essere umani e animali. Chiediamo un’Iva agevolata, in particolare”. Così Nicoletta Maffini, presidente di Assobio, all’evento pubblico “Il futuro del biologico: impatti positivi e prospettive di crescita” promosso da Alma Mater, AssoBio e Federbio nei locali dell’Alma Mater di Bologna.
“TANTE LE COSE DA FARE, LE ASSOCIAZIONI PARLINO CON UN’UNICA VOCE”
L’occasione è la Giornata europea del biologico, che si celebra oggi, e Maffini rimarca: “Ci stanno ascoltando le istituzioni sulle nostre richieste? C’è tanto da fare, sicuramente, anche dal nostro punto di vista, affinché tutte le associazioni si uniscano e parlino con un’unica voce. Noi italiani siamo bravi a superare i momenti di crisi, lo siamo meno a lavorare insieme. In questa fase dobbiamo farlo come non mai, per farci ascoltare, e comunicare meglio” come comparto del bio.
“IL CLIMA, GLI EVENTI ESTREMI, LA SICCITÀ INCIDONO SUI RACCOLTI”
Condivide al convegno a Giurisprudenza Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio nazionale, aggiornando gli ultimi numeri del settore:
“I dati sul biologico, sia degli operatori sia della superficie coltivata, sono in crescita. E nel 2023 risulta positivo anche il trend del mercato, seppur come valore e non come volumi. Il 2024, da parte sua, sta confermando una tendenza anche migliore”.
Tuttavia, non bisogna scordare, insiste Mammuccini, che “il clima incide pesantemente sui raccolti, convenzionali ma anche biologici, dal punto di vista sia degli eventi estremi, improvvisi, sia di altri fenomeni come la siccità. Dobbiamo adattarci sempre meglio. Il biologico attrae tanti giovani in agricoltura, del resto, e dobbiamo insistere sul ricambio generazionale” per valorizzare il fermento. Il settore nel 2023 cresce intanto del 4,5%, come superfici, e i titolari di azienda under 40 nel biologico sono il 50% in più rispetto a quanto accade nel settore convenzionale. L’export sta segnando l’8%, in crescita a sua volta, ma “i dati positivi vanno consolidati, ad esempio con campagne di comunicazione che spingano i consumi dei cittadini” suggerisce Mammuccini. […]